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GHOSTLIGHTS

3.5 7

 

E’ una continuazione di “Mystery Of Time”. E’ il secondo e ultimo capitolo. Mentre quell’album definiva l’ambiente e il contesto della storia, “Ghostlights” porta avanti la narrazione. Il protagonista, lo scienziato agnostico che si trova a combattere contro la cricca di scienziati che vuole manipolare la percezione del tempo da parte delle persone per allinearli tutti nello stesso modo, per riunirle insieme. Il protagonista capisce che il disegno di questo gruppo di uomini potrebbe nascondere qualcosa di malefico e oscuro, perché questa manipolazione potrebbe portare le persone a non pensare più, a renderle degli automi.

In questo nuovo album ci sono 12 canzoni che sono 12 importanti momenti del fantastico viaggio del protagonista. Sono momenti cruciali in cui il protagonista si pone delle domande, riguardo alla vita, riguardo la possibilità di un mondo spirituale e di una radice spirituale. In questo modo il nostro protagonista apre gli occhi e si accorge di alcuni sensi che non sapere neppure di avere. Si pone delle domande riguardo al ritmo della nostra vita, riguardo alla spiritualità e riguardo a capacità umane che probabilmente abbiamo perso. Sono 12 scene di una storia ma ogni capitolo può avere senso anche se preso isolatamente. Questo per me era molto importante. Riguarda temi come il materialismo, la spiritualità ma anche dell’effetto che la frenesia dei tempi moderni può avere, in questo caso sul protagonista. Non è una storia horror, ma piuttosto una storia fantastica, come quella del “La Storia Infinita” ad esempio.

[Tobias Sammet]

 

 

Nessuna introduzione, il disco parte con il primo singolo: “Mystery of a Blood Red Rose”, insolito ma già noto al pubblico prima della release dell’album.

Il secondo brano è “Let The Storm Descend Upon You”, una suite di 12 minuti, ospite la voce di Jorn Lande. Gran carica per il ritornello che arriva però, proprio quando non ci si sperava più. Presenti anche Ronnie Atkins Robert Mason.

“The Haunting” e “Seduction of Decay”, virano su atmosfere più oscure: trattasi, infatti, di due mid-tempo dai toni cupi, con brusche sezioni più melodiche, interpretati in maniera magistrale rispettivamente da Dee Snider e Geoff Tate.

Al quinto posto troviamo la title track, “Ghostlights”, una classica cavalcata power che vede duettare Sammet con la potentissima voce di Michael Kiske il quale non teme di sfoggiare tutta, la sua ormai leggendaria, estensione vocale.

Si contrappone poi ad essa il timbro profondo di Herbie Langhans, ospite nella seguente “Draconian Love”, e quello più rabbioso di Marco Hietala direttamente dai Nightwish, nella altrettanto rabbiosa e più che degna di nota “Master of the Pendulum”.

 

 

Rock pesante per l’ascoltatore, con “Babylon Vampires”, un grande riff in apertura, doppia cassa e duetto con Robert Mason. Ottimo il solo incrociato di Kulick, Hartmann e Paeth che si scambiano fraseggi e scale.

Malinconica, intensa e toccante la prima parte di “Lucifer”, dove il pianoforte e la voce roca di Jorn Lande, inframezzata dagli interventi di Tobias, dipinge un panorama inquieto e straziante. A metà brano entrano le elettriche, per poco però, sul più bello si interrompono, facendo irrompere nell’ascoltatore un senso di vuoto e mancanza.

Ci pensa però il buon Kiske ad affiancare Jorn per farci recuperare il buonumore con un’altra mitragliata di sano power metal: “Unchain the Light” conquista immediatamente con l’ennesimo ritornello azzeccato, uno di quelli alla “The Seven Angels”, che ti rimane stampato in testa per mesi.

 

 

Chiusura intensa e drammatica, “A Restless Heart And Obsidian Skies”, che fa calare il sipario dopo averci presentato il buon Bob Catley , che ci narra l’epilogo della fantastica storia.

 

Tra spiritualità, tenebre, misteri e magia, sogno e realtà, nonci resta che chiudere gli occhi e lasciarci trasportare da Tobi e dalla sua infinita fantasia, mentre il teatro di Avantasia si popola di voci, personaggi e melodie.

Buon Ascolto.

 

 

 

Samuele

Tecnico di regia radio/TV e fonico freelance. Ho iniziato a fare radio illegalmente nella cantina di casa, genio del suono e non solo. Mi piace mangiare male e fumare ancora peggio.

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