INCIPIT – EP
«La fantasia priva della ragione genera impossibili mostri: unita alla ragione è madre delle arti e origine di meraviglie»
Francisco Goya
La prima volta che ho ascoltato (veramente bene) Incipit di Birø, un’immagine chiara e limpida mi è saltata alla mente: la famosa opera del pittore spagnolo Francisco Goya, Il Sonno Della Ragione Genera Mostri. Ora voi vi starete chiedendo: cosa c’entra un’opera di un pittore spagnolo vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’800 con un ragazzo di Varese che fa musica elettronica? Ecco, se siete interessati continuate a leggere.
C’entra eccome, per tre semplici motivi che sono riportati anche nella frase di apertura: fantasia, mostri e ragione. Sono questi gli ingredienti fondamentali che compongono il meraviglioso e oscuro racconto contenuto in Incipit. La ragione, perchè ciò che viene raccontato è razionale e vissuto, i mostri, ovvero le paure e le angoscie con cui ogni persona si trova a combattere, ed infine la fantasia/creatività, in questo caso il mezzo tramite cui Birø si esprime, ovvero la musica.
Il racconto di Andrea parte con l’Ansia; un’ansia derivata dall’aver assunto una droga sconosciuta, qui la paura di perdere sé stessi e il rischio di confondere la realtà con l’immaginazione, è resa viva e cruda da sonorità più che mai angoscianti. In Lupi, battiti Moderatiani rendono la foresta, simbolo privilegiato delle paure umane, un qualcosa di reale e veramente spaventoso.
“Arriveranno, con frecce di fuoco e tamburi di guerra”
Come nei film, Inverno e Il mio disordine completano il surreale ma come non mai realistico viaggio di Birø; qui, ancora una volta, il giovane varesino, attraverso un’alchimia di suoni ed immagini, porta l’ascoltatore dentro sue personalissime ossessioni: amori carnali, incompiutezza e presa di coscienza di se stessi.
“Cresco e non mi sento più a mio agio con me, vorrei fosse più semplice addormentarmi, come fanno gli altri…”
Incipit è un prodotto delicato e prezioso, curato meravigliosamente nei minimi particolari: i suoni, l’artwork, l’aspetto visivo, la promo; il tutto è stato fatto con un senso ed uno scopo ben preciso (grande merito qui va a RC Waves). Non bastano le capacità tecniche per fare un qualcosa di degno di nota, ci vuole il talento e mi sento di dire che in mezzo a tutto questo del talento ce n’è.
Incipit è un inizio di qualcosa di nuovo e interessante, un piccolo diamante nero che brilla di luce propria: una luce che, ne sono certo, si diffonderà e lentamente ma con costanza avvolgerà le vite di tutti.
Scelte da noi per voi: Lupi, Come nei film, Il mio disordine