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MIA MAESTÀ

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Parlare di Bassi Maestro, nome all’anagrafe Davide Bassi – classe 1973, non è facile.

E’ un mostro sacro del rap italiano. Ed è uno che ha continuato ad essere se stesso nonostante le critiche, le etichette e i vari detrattori.

Si potrebbero scrivere pagine e pagine su di lui, sulla sua influenza nel panorama rap italiano. Riassumiamo quindi la sua figura nella settima e ottava barra che Fibra rappa nel brano Non Muovono il collo, contenuto nell’ultimo LP

“In studio a lavorare con Bassi, premiata ditta
È come cucinare cristalli con Jesse Pinkman”

Settimana scorsa è uscito il suo ultimo LP, Mia Maestà, dopo un lungo periodo di silenzio, passato tra la realizzazione della sua etichetta discografica (Com Era, che come prima release ha proprio questo album) e la realizzazione del suo web format Down With Bassi.

Ma soprattutto, a raccogliere un po’ le idee, dopo più di 30 anni sulla scena, e cercare nuovi stimoli, pescando dal classico Hip Hop che fin da ragazzino lo ha sempre ispirato, sia dalle nuove generazioni, che pur avendo rivoluzionato il suono dell’ hip hop mantenendone però un legame forte con il passato, non facendolo “degradare”.

Bassi Maestro

Mia Maestà significa essere il king del mio mondo, continuando a fare musica di qualità senza censure e compromessi.

Questo rapportarsi sia con il passato che con il presente si ritrova in tutto il suo LP, dai suoni alle campionature, fino alle collaborazioni che ha voluto inserire: con rapper mainstream come Fabri Fibra (Non Muovono il collo), con nomi affermati come Nitro, con giovani promesse del panorama Milanese (in Benvenuti a Milano si vede la collaborazione con Lanz Khan, Axos, Pepito Rella e Lazza, tutti classe 1990).

E anche in Fottuto O.G., Bassi cita tutti i grandi del Rap Internazionale e nazionale.

LP è stato anticipato dal brano Metà Rapper e Metà uomo, che svela il concept dell’album, ciò il rapporto tra essere un artista ed essere un padre di famiglia, ma soprattutto lo sbattere in faccia ai fighetti rapper moderni – il cui unico scopo è quello di apparire, postare foto sui social, comparire in trasmissioni, adeguarsi alle mode – come fare rap. Mescolando la tua esperienza (come ad esempio l’hip hop anni 90 molto presente in tutte le basi) con il presente (le cose buone che comunque ci sono), cercando di guardare al futuro. Senza però dimenticarsi il percorso fatto in più di 20 anni di carriera.

 

Perché ogni volta che lo faccio
È per conquistare un nuovo palco
Perché ogni disco è un’altra sfida
E sto cercando un’altra via d’uscita
Perché ogni giorno è con i miei
Senza tutto questo chi sarei?
Per questo so
Che nessuno può togliermi quello che ho
Nessuno può togliermi quello che ho
Mai

Io mi immagino (NB: personale interpretazione, eh) che sia andata così: che Bassi sia stato ad osservare, in silenzio, per 5 anni quello che stava succedendo nel panorama Rap italiano. E ad un certo punto, dopo aver visto abbastanza, sia uscito a rimettere un pò a posto le cose, mostrando a chi guardare (indipendentemente che sia mainstream, old school o gioVani promesse), e rimettendo in linea tutti gli altri.

Scelte da noi: Metà Rapper Metà Uomo, Non Muovono il collo, Benvenuti a Milano

 

 

Andrea

Appassionato di ogni genere di musica fin da giovane età, una delle poche cose senza cui mi è impossibile vivere. Una strada contorta e svariata, partendo dal punk rock, passando per il rock classico, blues, jazz e indie. Un'unica certezza: "Abbiate una fiducia di ferro in voi stessi, ma dubitate sempre: vi tiene svegli e all’erta. Pensate sempre di essere i figli di puttana più fichi della città, e pensate sempre che fate schifo!"

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