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N-A-I-V-E-S

3.45 6.9

Pensare che N-A-I-V-E-S (d’ora in poi Naives, altrimenti ci metto due giorni a scriverlo con i trattini ogni volta), sia nato durante una notte londinese gelida e ventosa, fa proprio strano; già perchè le musiche, le sensazioni e i colori che il duo anglo/francese trasmette con il loro album sono tutt’altro che gelide e ventose. Anzi.

I Naives sono Marc Jacc (polistrumentista  e cantante) e Lapo Frost (bassista). Il primo si trasferisce a Londra dove raggiunge Frost che aveva conosciuto in un club a Parigi ed è proprio in uno studio a Londra che prende vita il progetto elettro/tropicale dal nome di Naives. Raccontano i due:

” Ci siamo messi ad improvvisare su un ritmo in tre quarti ispirato al poster di The Dream, il quadro di Henri Rousseau, che era appeso al muro dello studio. Sognavamo di essere al caldo in una foresta tropicale… non ce ne siamo accorti subito, ma avevamo appena dato vita ad un nuovo progetto”.

Pochi mesi e molti brani dopo, la band ha deciso di chiamarsi N-A-I-V-E-S,  

“forse per via di Rousseau, forse perché non sapevamo esattamente cosa stavamo facendo”.

Le sonorità di Naives aleggiano su di un filo lineare che si posiziona esattamente in mezzo tra lo stucchevole e l’interessante rendendo così ogni singola canzone piacevole e mai noiosa senza però dare quel colpo in più che renderebbe il tutto veramente affascinante. E così le nove tracce che compongono il cromatico ed elastico album si snodano attraverso uno sfondo palesemente pop colmato da un’elettronica contemporanea e più che mai vincente in questo momento storico/musicale. 

Numerosi sono gli artisti che saltano all’orecchio durante l’ascolto, come Fela Kuti in Crysal Clear, i Justice nella più che mai tropical Fashion pineapple, per poi arrivare addirittura ai Major Lazer nel brano che si intitola No Way.

Insomma: i Naives sono arrivati a portare luce, colore, caldo e spensieratezza nelle nostre grige giornate invernali; come si fa a non volergli bene? 

 

Mario

Laureato in economia, ma ciò che amo veramente è la musica e provo anche a scriverci qualcosa. “A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie“ Follow @guerci_mario

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