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Gone Baby Gone

GONE BABY GONE (Ben Affleck, 2007)

Gone Baby Gone

  • PRODUZIONE: U.S.A – 2007
  • GENERE: Thriller – Drammatico
  • DURATA: 114’
  • REGIA: Ben Affleck
  • SCENEGGIATURA: Ben Affleck, Aron Stockard
  • INTERPRETI PRINCIPALI: Casey Affleck, Michelle Monaghan, Morgan Freeman, Ed Harris, Amy Ryan.

Gone Baby Gone, primo film da regista da parte dell’attore Hollywoodiano Ben Affleck, racconta la storia del rapimento di una bambina di 4 anni, Amanda, in una Boston corrotta e malfamata.
La giovane madre, non fidandosi del contributo della polizia, si rivolge anche a due investigatori privati, che indagheranno sul caso, cercando di scoprire la verità.

gone baby gone

Mi ricordo perfettamente la prima volta che ho visto questo film. Dico “la prima” perché poi l’ho rivisto altre tre volte. Ero sul divano di casa mia con la mia famiglia al completo (con la quale poi ho discusso animatamente, una volta finito il film, sul suo contenuto e il suo senso). C’erano divergenze di opinioni al riguardo: per questo era stato così interessante.

Tratto dall’omonimo romanzo di Denis Lehane (autore di un altro libro dal quale è stato tratto un film che è rimasto nella storia: sto parlando di “Mystic River” di Clint Estwood), Gone Baby Gone è un film incredibile; e quando dico incredibile intendo pazzesco! Ma perché?

Per due grandi motivi. Il primo è che Ben Affleck (questo è il suo primo film, non so come diavolo abbia fatto) è riuscito a fare di un Thriller, che per genere deve essere veloce, con colpi di scena e che non deve mai fare annoiare lo spettatore, un film di grande spessore e soprattutto di grande contenuto. Se ci pensate bene, è molto facile elaborare una storia avvincente e che non annoia ma che poi si perde dentro se stessa perché troppo costruita e confusamente architettonica. In questo caso invece non solo c’è un’impalcatura perfetta (la trama) ma la casa che vi è sotto è grande e ben fatta (il contenuto).

Gone Baby Gone
Ben Affleck riesce perfettamente ad elaborare un giallo di grande contenuto morale.
Mettendo a tema argomenti molto importanti come il peccato, il bene e il male, il giusto e lo sbagliato, la ricerca della verità, il valore del silenzio e della responsabilità, fa si che lo spettatore durante questi 114 minuti si interroghi, in prima persona sulle decisioni che i personaggi del film stanno prendendo.Il divario tra spettatore e film si annulla completamente: la partecipazione è attiva.

Gone Baby Gone

 

La seconda cosa è che questo film non è solo realistico ma vero! È un film che parla di una verità che è quella in cui noi quotidianamente siamo immersi: prendere delle decisioni e il rischio che queste portano con sé. Non stiamo parlando di una decisione del tipo “Che jeans mi metto stamattina?”, ma di scelte più complicate: accettare un lavoro o meno, fare una cosa importante piuttosto che un’altra, decidere di trasferirsi in un’altra città, …
Ci fa capire chiaramente che ogni grande decisione non solo implica una responsabilità ma anche un rischio. E allora in base a cosa uno decide? Con quale criteri?

Gone Baby Gone

 

È su questo che si interroga per tutto il film il detective protagonista, Patrick Kenzie, interpretato dal fratello di Ben, l’attore Casey Affleck (il loro a quanto pare non è solo un legame di sangue).
Nella ricerca drammatica e disperata della bambina, lui stesso, dipinto come il buono, si scopre a volte malvagio e meschino. I confini non sono ben delineati, persone intorno a lui si rivelano dannose, mentre il film prende sempre più i tratti di un noir, …

Gone Baby Gone

 

Come ci viene detto all’inizio del film “bisogna essere prudenti come serpenti e puri come colombe”.
Questo è vero?
E tu da che parte stai?

Matteo

Non sono uno scrittore, non sono un giornalista, non sono un regista, non sono un attore e nemmeno un critico cinematografico. Sono un entusiasta che si appassiona molto a cose che non è capace di fare. Sono, penso, uno bravo a guardare: i film soprattutto. Ah certo, fumo come un turco ma dico che sto cercando di smettere.

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