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This is Spinal Tap

THIS IS SPINAL TAP (Rob Reiner, 1984)

Quando ho voglia di vedere un bel film, non punto quasi mai alle nuove uscite, ma mi lascio consigliare da quei lunghi elenchi che si trovano su internet, digitando: “best movies ever”, “classici del cinema”, “film cult”, o simili. Mi piace andare sul sicuro.

In tutte le liste dei film più divertenti di tutti i tempi compare questo titolo: “This is Spinal Tap”.

This is Spinal Tap

1 – IL FILM

Più che di un film, si tratta di un fenomeno di culto. Il successo planetario che negli anni ’80 ha accompagnato la sua uscita sul grande schermo è paragonabile a quello dei Blues Brothers.

In Italia, manco a dirlo, non è stato neppure doppiato: ho dovuto scaricarlo perché in streaming non si trova sottotitolato.

Veniamo al dunque: siamo di fronte a uno dei primi mockumentary (falsi documentari) della storia del cinema. Il regista Rob Reiner si presenta come Martin Di Bergi, regista di spot televisivi, appassionato di rock pesante, che decide di seguire in tour negli USA un gruppo britannico sentito per caso nel club Electric Banana: gli Spinal Tap.

Il film riprende in maniera esilarante gli stereotipi legati all’Hard Rock degli anni ’80, parodiando i tanti documentari on the road, che celebravano i successi live delle grandi band del tempo. Ce n’è per tutti: Black Sabbath, Kiss, AC/DC, Iron Maiden, Aerosmith, Van Halen, ma anche figli dei fiori, Beatles, progressive e folk rock… Ogni scena del film è una stoccata dissacrante; battuta su battuta, mattone su mattone, la demolizione/costruzione procede, creando la leggenda di una band che non esiste.

2 – LA BAND

Se è vero che la band è stata creata solo per il mockumentary, è altrettanto vero, però, che gli attori che interpretano i tre Spinal Tap sono i veri esecutori delle canzoni del film. Questo ha permesso loro di uscire dallo schermo e calcare i palchi più prestigiosi del mondo sull’onda del successo della soundtrack: dal Glastombury al Live Earth, passando per la Royal Albert Hall e la Wembley Arena, e arrivando al Saturday Nigt Live…Roba da nulla!

La colonna sonora è ovviamente una bomba atomica! Esempio fulgido di cosa significhi far parodia.

Di seguito la tracklist (i titoli parlano da soli):

– Hell Hole

– Tonight I’m Gonna Rock You Tonight

– Heavy Duty

– Rock and Roll Creation

– America

– Cups and Cakes

– Big Bottom

– Sex Farm

– Stonehenge

– Gimme Some Money

– Listen to The) Flower People

– Christmas with the Devil

Gli Spinal Tap hanno all’attivo altri due album, “Break like the wind” (1992) e “Back from the dead” (2009),

in cui sono presenti alcune canzoni citate nel film e non incluse nella colonna sonora, come la monumentale “Jazz Odissey” in 3 parti, o “All the way home”.

Di seguito il video del singolo “The majesy of rock”, che ha annunciato il loro ritorno sulla scena musicale dieci anni dopo il film, e lo spettacolare finale del Live Earth London, in cui tutte le band invitate (tra cui Metallica, James Blunt, Beastie Boys, la band di Madonna…) suonano insieme agli Spinal Tap “Big bottom”, brano in cui tutti diventano bassisti.

Spero di avervi incuriosito…

Brian

Amo mangiare, bere, dormire e... Cosa mi distingue da un grosso orso? Pochi peli e l'amore per la musica. Genere preferito? Femminile, naturalmente! PS: sono marito, padre e professore, ma questa è un'altra storia...

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