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Train_Drops_of_Jupiter

DROPS OF JUPITER (TELL ME) (Train 2001)

“Aggiungi un piano, uno splendido sottofondo di un’orchestra e una voce scintillante con passione e personalità, e ciò che ottieni è una traccia travolgente”.

“Drops Of Jupiter” è, senza ombra di dubbio, una canzone toccante; la classica canzone che fa atmosfera, da ascoltare nei momenti un po’ malinconici, per sentirsi un po’ mistificati e vittimizzati. Non so cosa significhi mistificati, ma ci stava. Odio questo tipo di canzoni.

Però sono sicuro che Pat Monahan, frontman del gruppo, l’ha sofferta veramente e quel che ha scritto veniva da tanto dentro. La canzone è stata ispirata dalla morte di cancro di sua madre, il primo verso del brano gli è venuto durante un sogno. La canzone, che comincia parlando della madre di Monahan, si evolve poi in una canzone d’amore:

“Ora che è rientrata nell’atmosfera
Con le gocce di Giove tra i capelli,
Si comporta come l’estate e cammina come la pioggia
Mi ricorda che esiste il momento per cambiare,
Dal ritorno del suo soggiorno sulla luna
Ascolta come la primavera e parla come giugno,
Dimmi, hai viaggiato attraverso il sole?
Sei arrivata fino alla Via Lattea per vedere tutte le luci svanite
E che il paradiso è sopravvalutato

Dimmi, sei caduta per colpa di una stella cadente?
Una di quelle senza cicatrici permanenti
E ti sono mancato mentre stavi cercando te stessa là fuori

Ora che è tornata da quella vacanza dell’anima
Ripercorrendo il proprio cammino attraverso la costellazione,
dà un ascolto a Mozart mentre fa tae-bo
Mi ricorda che c’è spazio per crescere,

Ora che è tornata nell’atmosfera
Temo che potrebbe pensare che sono come la cara vecchia Jane
Raccontare una storia circa un uomo che ha così paura di volare da non essere mai atterrato

Il testo è veramente poetico, sono presenti frasi davvero spettacolari; creano immagini fantastiche ed emozionanti. La parte che preferisco  è la seconda:

Dimmi il vento ti ha fatto perdere l’equilibrio?
Sei finalmente riuscita a ballare con la luce del giorno
E ritornare verso la Via Lattea?
E dimmi Venere ti ha fatto perdere la testa?
Era tutto quello che volevi trovare?
E ti sono mancato mentre là fuori stavi cercando te stessa fuori là

Riesci a immaginare nessun amore, orgoglio, pollo fritto
Il tuo migliore amico che ti dà sempre ragione anche quando so che hai torto
Riesci a immaginare nessun primo ballo, romanticismo liofilizzato, 5 ore di conversazione al telefono
Il miglior latte di soia che tu abbia mai bevuto… e me

Dimmi il vento ti ha fatto perdere l’equilibrio?
Sei finalmente riuscita a ballare con la luce del giorno
E ritornare verso la Via Lattea?”

Stelle, costellazioni, luce, via lattea, sole; tutte robe che messe assieme fanno un gran bel minestrone, un buonissimo minestrone.

Buon ascolto,

Mario

Mario

Laureato in economia, ma ciò che amo veramente è la musica e provo anche a scriverci qualcosa. “A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie“ Follow @guerci_mario

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