Dovete sapere che io, Luca e Samuele abbiamo avuto un passato da “pirati radiofonici”; la nostra postazione radio era stata allestita nella cantina di casa Tombacco. Ora che ci ripenso era un vero casino: fili aggrovigliati, mille apparecchiature combinate assieme e pezzi di elettronica rubati dalle scorribande fatte nella discarica li vicino.
Questa esperienza radiofonica illegale durò pressapoco due weekend, ed il range di copertura arrivò forse alla casa dei vicini; ma nonostante tutto ho dei ricordi decisamente felici di quel periodo.
Registrammo forse due trasmissioni e spero che siano andate perdute. In tutto quell’incasinamento generale venne però fuori un qualcosa di ipnotico e spaziale: Enola Gay. Samuele in quel periodo pensava solo alla musica anni ’80, e riuscì ad inculcarci quella sua ossessione.
Il synthetizzatore di Enola Gay divenne la colonna sonora di quel periodo spensierato, fatto di corse in motorino, furti nelle discariche, arrampicate su torri radio ed incursioni in ville abbandonate.
Ogni volta che l’ascolto non posso fare altro che sorridere.
Buon ascolto!
Mario