“Ho sempre avuto un timore reverenziale nei confronti di questa canzone, ogni volta che mi capita sotto mano non posso fare a meno che ascoltarla, quasi come se non ascoltandola facessi una sorta di dispetto a qualche strana divinità musicale”.
“Io ho preso una decisione fondamentale, proverò ad annullare la mia vita perché quando il sangue inizia a fluire, quando sale lo stantuffo della siringa quando mi sto avvicinando alla morte…”
Heroin è contenuta nell’album The Velvet Underground & Nico del 1967, ma fu scritta da Lou Reed nel 1964. La canzone è un inno all’eroina, che però non nasconde i risvolti terribili e drammatici che l’uso di questa sostanza comporta.
A mio parere la genialità di questa canzone sta nel riuscire a far provare all’ascoltatore ciò che l’eroina è in grado di farti; sia ben chiaro, non ho mai provato, però credo che la sensazione sia quella descritta in maniera perfetta dalla musica.
L’inizio è incredibilmente piacevole e rilassante: un arpeggio sognante di chitarra, accompagnato da un rintocco ipnotico di batteria e dalla viola elettrica suonata da John Cale sembrano rendere ogni cosa più dolce e lontana, le preoccupazioni di tutti i giorni vengono ovattate da questi suoni ipnotici.
Ma poi il ritmo sale in modo vorticoso e selvaggio, la viola e la chitarra sembrano lamentarsi ed urlare pietà; non è per nulla facile l’ascolto di questi ultimi minuti di canzone, il fastidio è forte. Ma poi tutto si conclude com’era iniziato, l’arpeggio di chitarra ritorna a portare la calma e la tranquillità che coincide con la fine di tutto.
“Io ho preso una decisione fondamentale
Proverò ad annullare la mia vita
Perché quando il sangue inizia a fluire
Quando sale lo stantuffo della siringa
Quando mi sto avvicinando alla morteE non potete aiutarmi, certo non voi, ragazzi
Né voi, dolci ragazze con le vostre dolci parole
Potete andarvene tutti via
Ammetto che non so proprio nulla
E ammetto che non so proprio nienteEroina che tu sia la mia morte
Eroina è mia moglie, è la mia vita
Perché un ago in vena
Mi guida al centro del mio cervello
E sto meglio che se fossi mortoPerché quando la roba comincia ad entrare in circolo
Non me ne frega più nulla
Di voi gente qualunque di questa città
E di tutti i politici che schiamazzano come pazzi
E di quelli che insultano chiunque gli capiti
E di tutti i morti ammucchiati gli uni sugli altri
Perché quando inizio a percepire il suo bacio
Allora non m’ importa proprio più di nientePerché quando l’eroina è nel mio sangue
E il sangue è nella mia testa
Ringrazio Dio, sto meglio che se fossi morto!
Ringrazio il tuo Dio che non sono cosciente
Ringrazio Dio che non me ne frega più niente
E ammetto che non so proprio nulla
E ammetto che non so proprio niente”