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I'm Always Ready

I’M ALWAYS HERE (Jimi Jamison 1999)

Chi non ha avuto un’infanzia con Baywatch? Se non l’avete avuta fatevi delle domande. La roba spettacolare oltre le strappone, era la sigla; che voce aveva quel tipo?! Quanto era bello l’assolo di piano?!

Quel tale si chiama Jimi Jamison, è stato cantante dei Survivor, band divenuta famosissima negli anni ’80 per la canzone “Eye Of The Tiger” (colonna sonora del film Rocky). Molti di voi penseranno che essendo una sigla di un telefilm non valga niente; ma non è così, anche musicalmente è spettacolare.

Jimi Jamison è nettamente il numero uno, mi fa piegare; quanto ci crede in questo video? La musica è decisamente carica, e non posso fare a meno che associarla all’estate, al mare, a tutto ciò che in questo momento sembra lontanissimo.

Jimi Jamison
Jimi Jamison

Il testo è una serie di banalità, ma va bene così; nel contesto musicale ci stanno a pennello:

“Some people stand in the darkness
Afraid to step into the light
Some people need to have somebody
On the edge of surrenders inside

Don’t you worry, 
it’s gonna be alright
‘cause I’m always ready
I won’t let you outta my sight

(I’ll be ready) I’ll be ready
(Whenever you fear) oh don’t you fear 
(I’ll be ready) 
Forever and always, I’m always here

In us we all have the power
But sometimes it’s so hard to see
And it’s still stronger than reason
It’s just human nature to me”

Buon ascolto,

Mario

Mario

Laureato in economia, ma ciò che amo veramente è la musica e provo anche a scriverci qualcosa. “A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie“ Follow @guerci_mario

Un pensiero su “I’M ALWAYS HERE (Jimi Jamison 1999)”

  1. Come specificato anche nei titoli di coda della sigla iniziale del telefilm, jimi jamison è solamente il cantante (assieme a joe henry come corista) ma la composizione delle musiche si deve a Cory Lerios e a John d’Andrea, che nell’ambiente non son propriamente dei signor nessuno… Azzeccatissima la scelta della voce potente e molto energica che trasmette carica e solarità, chitarra pressochè assente, buon giro di basso sempre costante e ritmato, ottimo innesto ritmico di batteria presente ma mai sovrastante o invadente (memorabile l’intro e l’outro) ed un pianoforte al top lasciano ampiamente perdonare per il testo banalotto ma comunque efficace nel contesto.. Poco più di 3 minuti per l’ascolto della versione integrale, (il taglio andato in onda per lo show Tv è la versione ridotta all’incirca della metà della sua durata) che volano via che è un piacere.

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