La roba pazzesca di Venditti è il suo modo di pronunciare la lettera A. Fateci caso, se io avessi la A di Venditti sarei nettamente più felice. Userei parole composte solo da quella lettera.
Dopo questa breve digressione linguistica, arriviamo a “Le Ragazze Di Monaco”.
La canzone è contenuta nell’album “Sotto La Pioggia” del 1982.
“Le ragazze di Monaco lucciole spente con il naso all’insù
Cercano il sole tra le nuvole opache senza colore
Si raccontano piano un amore italiano
E poi mano nella mano si raccontano
Che l’amore non è paura non è lasciarsi piano piano
Che la sera non è più sera restare soli non è strano.
Io non so più dire cosa sarà
Questo amore dove ci porterà
Solamente qui negli occhi tuoi
C’è qualcosa che da sempre lo sai
Da sempre mi manca.
Le ragazze di Roma abbronzate ad ottobre volano leggere
Sui loro amori dimenticati i cuori persi per la strada
E se le vedi piangere, le vedi piangere è solo per un’ora
E se ne vanno via ridendo come rondini a primavera
Ma tutto questa adesso non mi fa più male adesso che
Che l’amore non è paura non è lasciarsi piano piano
Che la sera non è più sera restare soli non è strano.
Io non so più dire cosa sarà
Questo amore dove ci porterà
Solamente qui negli occhi tuoi
C’è ancora tanto da vedere lo sai ancora vedere”
A parte il testo che nella sua semplicità risulta essere stupendo, vi elenco due peculiarità da cogliere nell’ascoltare il brano:
Il punto fondamentale sta nel passaggio dalle ragazze di Monaco e quelle di Roma, Venditti quelle ragazze che volano leggere sui motorini per le vie di Roma riesce a fartele vedere sul serio; non c’è niente di incredibile, ma quel cambio di ritmo e di voce è stupendo.
Altro punto importante da cogliere sta nel pezzo in cui canta: Che l’amore non è (qua bisogna muovere la mano destra a tempo con il dito indice alzato, poi brevissima pausa) paura non è (altro movimento a tempo della mano) lasciarsi piano piano (breve gesto a mo di direttore d’orchestra) poi si fa lo stesso nel pezzo dopo: che la sera non è più sera restare soli non è strano.
Se si ascolta senza seguire queste indicazioni la canzone non vale.
La prossima volta metterò il video in cui spiego i gesti, ho capito che anche la gestualità è fondamentale.
Basta sono le 2.27 e vado a dormire.
Buon ascolto!
Mario