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ON THE SUNNY SIDE OF THE STREET (The Pogues, 1990)

Io amo profondamente la musica folk.

Questo genere musicale è stato purtroppo spesso politicizzato dagli artisti di sinistra, soprattutto, o da chi, ad esempio, combatte la globalizzazione intesa come livellamento culturale. Eppure ciò che il folk trasmette è infinitamente più grande degli slogan a cui tanti cercano di asservirlo.

È vero che, parlando “da dottore”, esso è sempre stato veicolo della cultura di un popolo. Gli antropologi hanno avuto, e hanno tuttora, un bel lavoro di studio e di catalogazione di tutte le manifestazioni musicali specifiche dei vari popoli. Ma non è neanche per il desiderio di difendere la memoria collettiva che intendo esaltare il folk.

the-pogues

Al suono della fisarmonica vibrano in me le stesse corde che vibrano al suono dell’estate, della voce materna, del vento tra le foglie, dello sfrigolio della carne sulla griglia… È un genere schietto, semplice, vero, luminoso. Apre il cuore! E ci riesce perché chi suona e canta è mosso dal desiderio di comunicare qualcosa di vero e profondo.

Come nel caso dei miti, delle leggende, delle favole, le storie del folk fanno luce su verità profonde dell’animo umano. Sulla gioia, il dolore, la nostalgia, l’amore… Per questo sento vicine le canzoni dei neri americani, dei Siciliani come dei Friulani (in Italia ogni regione è uno scrigno), piuttosto che dei grandi maestri d’Irlanda.

The Pogues: band dal suono sporco, grezzo, moderno, da ballare, punk nello spirito eppure dalle radici ben piantate nella sua terra.

Sunny side of the street è un viaggio, un viaggio nel sole, libero, a pieni polmoni. È la canzone estiva per eccellenza!

Vagabondo, come tutti i classici irlandesi, il brano si sposta ovunque nel mondo tornando sempre a ribadire che, in ogni caso, “I want to spend Eternity right where I am, / on the sunny side of the street!”.


 

Brian

Amo mangiare, bere, dormire e... Cosa mi distingue da un grosso orso? Pochi peli e l'amore per la musica. Genere preferito? Femminile, naturalmente! PS: sono marito, padre e professore, ma questa è un'altra storia...

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