Alberto Fortis è uno di quei cantautori italiani che ha toccato l’apice negli anni ’80 per poi scomparire completamente dalla faccia della terra. Il buon Fortis è ancora in attività e continua a fare album, l’ultimo è del 2014, ma è innegabile che i più lo ricorderanno per il suo periodo ’81 – ’87.
Uno dei brani di maggior successo è Settembre, canzone contenuta nell’album La Grande Grotta (da non confondere con la grande Botta di DJ Franchino).
Non c’è brano più azzeccato per dare il benvenuto a questo mese, simbolo della fine dell’estate ma anche del ripartire e del ricominciare. Il brano di Fortis si sviluppa su questa falsariga con toni nostalgici ma speranzosi che, meravigliosamente coniugati delle liriche poetiche, trasmettono all’ascoltatore un senso di serenità.
“Sono pronto e tocca a me, l’aria fresca soffierà
l’armatura non l’avro’, ahi settembre partiro’.
Mentre il giorno sparisce primavera verra’
sarà dolce e nervosa ma non mi scapperà
salirò sul battello e non la fuggirò”
“La musica, l’aspetto melodico perché è il più istintivo, immediato e anche il più ancestrale. Del resto sappiamo quanto la musica sia considerata un mezzo di elevazione, in mezzo a tutte le arti è la più accreditata a metterci in collegamento col mondo del trascendente”.
“Dylan dice che nessuno inventa niente ma si riportano cose che sono già esotericamente scritte nell’aria, è una visione molto romantica però ha una verità perché è sorprendente come certe scritture, chiaramente con impegno e fatica, si decantano da sole: in qualche modo ne intuisci la forma e vai a scoprirla”.
“Ahi settembre mi dirai quanti amori porterai
le vendemmie che faro’, ahi settembre tornero’.
Sono pronto e tocca a me, l’aria fresca soffiera’
l’armatura non l’avro’, ahi settembre partiro’.
Mentre il giorno sparisce primavera verra’
sara’ dolce e nervosa ma non mi scappera’
saliro’ sul battello e non la fuggiro’
saro’ avvolto per sempre e la bacero’
e i suoi lunghi capelli non li rivedro’ piu’
ahi settembre lontano, dalle un bacio per me.La tempesta di neve non mi sorprendera’ ahi settembre che sara’.
Lascio tutto a te, dille del mio amore
dille che se puo’ io potro’ aspettare
l’accompagnero’, dentro il mio giardino
sempre la terro’, da vicino, sempre, sempre.
Ed un giorno mi disse entra ti aspettero’
ma il nemico da sempre si cattura cosi’
apri bene la porta, fallo entrare da te
lei l’ha fatto settembre, lei l’ha fatto con me
e se nella tua testa un rasoio terra’
tagliera’ i miei pensieri come e quando vorra’
usera’ i suoi capelli, io la pettinero’
e prima che sia settembre il mio sangue daro’.
lascio tutto a te….”