Gli Alan Parsons Project sono un gruppo britannico fondato nel 1975 dall’ingegnere del suono Alan Parsons. Quest’ultimo è indubbiamente una delle menti più geniali del panorama musicale degli ultimi quarant’anni.
Ha lavorato presso gli studi della EMI di Abbey Road, a Londra, dove collaborò con band illustri quali Beatles e Pink Floyd.
La canzone che vi propongo, o meglio, le canzoni sono due dei suoi più grandi successi, sono due brani separati ma non è possibile estraniare l’uno dall’altro; vanno ascoltati assieme: Sirius é come se fosse il prologo di Eye In The Sky.
http://youtu.be/hDFksWprHQc
La prima è completamente strumentale ed ipnotica; la seconda nasce dalle note in dissolvenza della prima. Eye in The Sky è invece un dolce e melodico racconto di stampo profetico/esoterico:
“Non pensare che scusa sia detto facilmente
non provare a cambiare le carte
hai avuto numerose possibilità prima
ma non ne avrai altre
non chiedermi nulla
Così va (così è la vita)
Parte di me sa cosa stai pensando…
non dire parole di cui poi ti pentirai
non lasciare che il fuoco alimenti la tua mente
ho sentito l’accosa tempo fa
e non ne voglio ricevere altre.
credimi
il sole è nei tuoi occhi
rendi le bugie meritevoli di essere credute.
Io sono l’occhio nel cielo
che ti guarda
posso leggere la tua mente
sono colui che detta legge
tratto con i pazzi
posso fregarti senza che tu te ne accorga
non ho bisogno di vedere di più
per saprere che posso leggere la tua mente, posso leggere la tua mente
non lasciare dietro te false illusioni
non piangere perchè non cambierò idea
quindi trova un altro pazzo, come hai fatto prima
perchè non ti crederò mai più
alle tue bugie mentre tutti i segni che mi dai sono traditori”
Questa canzone riesce a cerare un’atmosfera quasi surreale e fantastica, spesso nell’ascoltarla mi capita di viaggiare con i pensieri.
Il brano fa in parte riferimento al romanzo di George Orwell 1984, relativamente ad un possibile futuro in cui non esiste più la privacy individuale, per via del controllo totale degli uomini da parte del Grande Fratello.
Buon ascolto,
Mario