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STILL LIFE (The Horrors 2011)

Saranno le note del “synth” iniziale, forse l’atmosfera vagamente “psichedelica” che questa canzone riesce a rendere; sta di fatto che mi piace decisamente. Still Life è sognante, acida ma anche confortevole; la batteria e le tastiere sono ipnotiche e la voce di Faris Rotter non è da meno. Molto bella questa versione live con Florence:

Il testo può voler dire tutto e niente:

“Sotto un cielo, nessuno vede
Aspettando, guardandolo accadere
Non aver fretta, dagli tempo
E’ tutto nel modo in cui deve essere

Rallenta, dagli tempo
Vita immobile, sai che sto ascoltando
il momento che stavi aspettando arriverà
se gli darai tempo

Al tuo risveglio, al tuo risveglio
mi troverai

Sotto il cielo, nessuno vede
La tua sagoma appare di fronte a me
Il cielo si schiarisce, il sole riscalda

Sono qui ad aspettare, sta accadendo
il momento che stavi aspettando arriverà
se gli darai tempo

Al tuo risveglio, al tuo risveglio
mi troverai”

Devo essere sincero: ho ascoltato tutto l’album (Skying 2007) e salvo solo questa. Non è il mio genere, e non lo sarà mai; “garage punk” con una sfumatura di “dark”, proprio no.

Comunque questa band sta riscuotendo un discreto successo, grazie soprattutto all’indecifrabilità del loro stile; ho già detto garage punk ma c’è un po’ di tutto: indie mischiato a del punk revival. Poi il loro look decisamente particolare ha contribuito ad attirare l’attenzione di molti.

The Horrors
The Horrors

Buon ascolto.

Mario

Mario

Laureato in economia, ma ciò che amo veramente è la musica e provo anche a scriverci qualcosa. “A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie“ Follow @guerci_mario

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