Skip to main content

THE BEATLES ARE SO HEAVY (I want you (She’s so heavy) / Helter skelter)

the-beatles-wallpaper-hd

Chi ha inventato l’heavy metal? Black Sabbath? Deep Purple? Iron Maiden? Judas Priest..?

Ascoltare I want you (she’s so heavy), del 1969, anno in cui Ozzy e I suoi iniziavano a muovere i primi passi, è davvero impressionante!

Brano dalla sonorità pesante e cadenzata in cui il protagonista ripete ossessivamente:

“I want you

I want you so bad

it’s driving me mad”

fino ad esplodere in un violento:

“She’s so heavy!”

e nella “sabbattiana” coda finale, troncata di netto per volere di Lennon, perché nessuno sapeva come chiudere questo riff ipnotico.

La canzone è heavy davvero! Si ritrovano gli stacchi di basso che han fatto la gloria dei Black Sabbath, l’incedere cupo proprio dei progenitori degli anni ’70 e che sarà la cifra dominante di generi maledetti come il Doom, ad esempio.

I baronetti di Liverpool non sono più ragazzi e si sente! Nella loro continua ricerca di nuove sonorità arrivano davvero alle soglie di generi musicali mai ascoltati prima senza però mai arrestarsi né adagiarsi sugli allori, senza dar l’impressione di averlo fatto apposta, senza mai esaurire la creatività. A dimostrazione del fatto che la musica è una e che tutto il resto son solo menate da critici.

Posso farlo? È efficace? Facciamolo!

Già l’anno prima, incluso nel capolavoro assoluto The Beatles (il “White album”, per intenderci), aveva visto la luce un pezzo che, per gli standard dell’epoca doveva suonare come una bomba atomica in un parco giochi: Helter skelter.

Coverizzata da una marea di grandi complessi (Motley Crue, U2, Oasis, tanto per citarne qualcuno) resta quanto di più simile al nu-metal degli anni ’90 si sia ascoltato prima dell’avvento di Korn e Rage against the machine. I puristi rideranno ma prestino orecchio al riff della strofa o al parlato incalzante che diventa grido con cui si apre il brano! Per non parlare del cantato esplosivo che diventa screaming ante-litteram (o meglio ante-Halford)!

https://youtu.be/vWW2SzoAXMo 

“In fretta e furia” si inserisce perfettamente nella poetica “hard, loud & fast”, manifesto di un genere che col beat anni ’60 ha molto poco a che fare. Ma i Beatles, si sa, sono sempre stati all’avanguardia, ragion per cui mi son comprato tutti i loro album e per cui non sarà certo l’ultima volta che parlerò di loro…

Brian

Amo mangiare, bere, dormire e... Cosa mi distingue da un grosso orso? Pochi peli e l'amore per la musica. Genere preferito? Femminile, naturalmente! PS: sono marito, padre e professore, ma questa è un'altra storia...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *