Skip to main content
Areaviziata

Intervista: AREAVIZIATA

AREAVIZIATA è un collettivo di Mazara del Vallo attivo dal 2005 nella scena rap siciliana. Gruppo poliedrico di rapper, producer e videomaker è composto da Axy, Crono, Ju-On, Dest-Roy, Ner e Pazzo Calandrino. Dopo diversi mixtape ed album solisti dei vari componenti, nel 2016 Axy, Crono e Ju-On si dedicano al nuovo disco di AREAVIZIATA “I migliori brani della nostra vita”.

8

Gli abbiamo fatto qualche domanda sulla loro storia e sul loro ultimo disco:

Ciao Ragazzi, partiamo con una domanda introduttiva. Ci raccontate come nasce il progetto Areaviziata? Siete in giro ormai da un po’, ma, per chi come me non segue tanto il vostro genere (se così lo possiamo definire) siete un novità.
 
Diciamo che tutto è nato in un ambiente casereccio, e alcuni aspetti di quella situazione sopravvivono tuttora. La formazione attuale nasce dall’unione di due crew della nostra città natale, Mazara, che prima erano in competizione tra loro. Da quando abbiamo capito che unire le forze ci siamo subito resi conto di avere tra le mani uno staff completo, in grado di portare avanti un lavoro discografico in tutte le sue fasi, dalla scrittura al missaggio, fino alle grafiche e ai video. Sono passati 10 anni da quando abbiamo usato per la prima volta il nome AreaViziata e in questi anni ci siamo consolidati nel nostro territorio, adesso pensiamo di essere pronti a partire, verso l’infinito e oltre!
 
Arriviamo ora al vostro nuovo lavoro, da dove nasce il nome dell’album? 
Trovo geniale il riadattamento di titoli di brani storici, ma non mi è chiaro se è una critica ad un certo tipo di musica ormai passata, o una sorta di elogio a canzoni che hanno segnato la vostra storia. O nessuna delle due cose e quindi non ho capito niente io.
 
Nessuna delle due in verità. Ci siamo chiesti come far capire alla gente che questa musica ha un valore, che il mondo del rap può oltrepassare gli stereotipi che lo circondano. È il nostro modo per dire “non giudicare dalla copertina” e per dire che questa roba ha un valore associandolo appunto a dei brani dal valore storico.
 
Cosa volete comunicare? Dopo un primo ascolto ho percepito una certa rabbia, soprattutto in alcuni 3pezzi come in “Another Break In The Wall” e “The Show Must Gone”. Ma ci sono anche altre tematiche più personali e sociali o mi sbaglio?
 
Quello che vogliamo comunicare è che la fantasia può raggiungere gli angoli più remoti dello spazio senza nessun limite, il pensiero umano è infinito.
La rabbia è forse un fatto congenito al rap, quando qualcuno prende il microfono non può nascondersi o cantare per se stesso, bisogna sempre essere convinti e incisivi in questo genere di musica. 
C’è quindi quella percentuale di negatività che è giusto sfogare. Ovviamente ci sono anche temi più personali ma che si possono ricondurre sempre a problemi sociali: ci muoviamo abbattendone i muri o avendo paura della loro altezza, oppure semplicemente scavalcandoli.
 
Le musiche di I migliori brani della nostra vita spaziano attraverso molteplici generi: rap, elettronica, hardcore fino a brani che definirei quasi sperimentali ed inclassificabili. Come siete riusciti a mettere insieme tutto questo?
 
Per prima cosa ci siamo occupati di musica. Molti rapper ultimamente hanno il bruttissimo vizio di scrivere su basi americane, non curando tutto il lato strumentale; noi invece partiamo sempre dalle strumentali, abbiamo iniziato selezionando un gruppo di basi che contenessero le sonorità che ci interessavano e che potevano amalgamarsi bene tra loro, e solo dopo abbiamo iniziato a scrivere. La scrittura viene poi automatica, in reazione alle basi scelte in precedenza ed è forse questo che finora ci ha permesso di mettere insieme gli album. Non è un processo facile, tant’è che abbiamo dovuto scartare alcune idee o basi, ma alla fine pensiamo di aver fatto le scelte giuste per la riuscita del disco.

Cosa ascoltate e chi vi ha accompagnato musicalmente in questi anni? C’è un’artista che più di tutti vi ha ispirato?
 
Ognuno di noi ascolta generi musicali e repertori diversi, quindi è molto difficile trovare un’artista in particolare. Crono ormai ascolta in prevalenza musica classica e quando ascolto rap è quasi sempre in inglese. Axy è forse quello che vive di più il rap italiano contemporaneo, mentre Ju-On può contare sulle sue cassette di breakbeat, funk e hiphop golden age. Ognuno prende ispirazione da fonti diverse.
 
1I testi chi li scrive? E le musiche? Quanto ci avete messo a partorire un disco così completo sotto tutti i punti di vista? A stare tanto assieme non si rischia di avere screzi e “scazzi”? Come riuscite ad andare d’accordo tra di voi?
 
Ognuno scrive la sua strofa e la canta, non si può sbagliare. Le basi invece sono fatte dai singoli produttori (Axy, Crono e Pazzo Calandrino) che spesso lavorano in solitario in posti e tempi personali. Per finire il progetto abbiamo impiegato circa un anno, penso che più si migliora più si allungano i tempi, soprattutto quando si vuole avere cura di ogni singolo aspetto del progetto. Per quanto riguarda gli scazzi, possiamo dire che ci sono state discussioni per ogni singolo aspetto del disco, dagli argomenti alle basi da scegliere, e siamo contenti di avere avuto questi disaccordi tra noi ed essere riusciti a risolverli. Preferiamo stare con persone che hanno delle idee e sono pronte a discutere piuttosto che stare con gente che dice sì a tutto e non fa domande, però è come dialogare con gli amici di una vita a tavola.   
 
Cosa faranno ora gli Areaviziata? Avete in programma di portare in giro il vostro ultimo lavoro con un tour e delle date dal vivo?
 
Abbiamo dato il via ad un evento che si chiama “OVERtheFLOW”, invitando ai nostri concerti i musicisti più in gamba del nostro territorio. Il nostro scopo è portare il buon hip hop nella nostra terra, in cui gli eventi sono pochissimi rispetto ai talenti che possiede. Riguardo ai progetti musicali, abbiamo intenzione di produrre altri video e siamo già a lavoro per la creazione di nuovi progetti, tutti molto vari, tra cui un seguito dell’album e un altro progetto stranissimo scritto da Crono su spartiti musicali, per il momento non sveliamo altro!
 
 
 

Mario

Laureato in economia, ma ciò che amo veramente è la musica e provo anche a scriverci qualcosa. “A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie“ Follow @guerci_mario

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *