Skip to main content
rANCID

IT WAS PUNK-FIFTEEN IN THE MORNING – alcune canzoni che mi hanno fatto innamorare del punk (1° Parte)

rANCIDCome da titolo, in questo post volevo creare una breve playlist di canzoni punk che all’inizio delle superiori mi hanno fatto scoprire e innamorare di questo genere musicale, che mi porto ancora con me. La cosa che ancora ci mi fa appassionare e, al solo sentire le prime note, muovere disperatamente a ritmo, è la grande varietà di melodie su cui spazia questo genere: dal punk hardcore e British punk dei Dead Kennedys e dei Sex Pistols, alle melodie più ballabili dello Ska Punk dei Rancid. Tutte con un unico obiettivo: mettere in melodia una protesta, una denuncia, una ribellione (e forse è questo il motivo per cui mi ci sono avvicinato proprio in quell’età) verso qualcosa della realtà che non va.

Ma alcune volte non è una sola protesta, ma anche un andare oltre: mi ha sempre colpito il testo della canzone dei Bad Religion A Streetkid Named Desire: Io so che il paradiso è da un’altra parte/ e ci arriverò un altro giorno/ lo troverò prima di morire/ perchè io ho il desiderio. O ancora, il testo di Evoluzione degli Shandon: Se qualcuno mi dirà che la vita è tutta qua/ Io risponderò che/No no non ci sto devo camminare ancora/ No no non ci sto so che lo farò .

Kill The Poor, Dead Kennedys

Gruppo americano punk hardcore nato nel 1978 a San Francisco. La canzone è la denuncia della presa di potere della alta classe americana intenta a distruggero il povero per poter avere la supremazia assoluta, guidati dal efficency and progress.

Pretty Vacant, Sex Pistols

Tutti conoscono i Sex Pistols. Questa canzone, che fu l’unica della band inglese a partecipare a Top of The Pops, pare sia stata ispirata dalla canzone degli ABBA S.O.S., ed è stata scritta come protesta contro la disoccupazione giovanile. Una curiosità: il cantante Jhonny Rotten pronuncia la parola vacant ponendo l’accento sull’ultima parte della parola, e facendo sì che sembra che dica cunt (fica).

London Calling, The Clash

La canzone, che dà il titolo all’album del 1978, è ormai diventata una pietra miliare nella storia della musica. Ha due significati: un primo che descrive una situazione di catastrofe a Londra ( la frase London Calling era quella usata dalla BBC durante la seconda guerra mondiale), dall’altra il periodo di difficoltà in cui versava la band, dopo il successo avvenuto nel 1977.

Sheena is a punk rocker, The Ramones

Tipico dei Ramones. Canzone breve. Due minuti. Testo semplicissimo. Ma con una carica immensa.

American Jesus, Bad Religion

La canzone è una presa in giro dello status del cittadino americano, che si sente sicuro e protetto proprio perchè è americano (I feel sorry for the earth’s population/’cause so few live in the U.S.A), e che non ha bisogno di niente, perchè loro hanno un Gesù Americano. La seconda voce nella parte della finale della canzone dice In God we trust because is on of us.

A Perfect Goverment, NoFX

Anche se è facile essere liberi, qual’è la tua definizione di libertà? Con questa domande si apre questo splendido pezzo dei NoFX, che parte morbido, ma subito entra nel vivo. Denuncia la classe politica americana, razzista, che dimentica il povero per proteggere il ricco, e che si interessa solo della guerra ( A loro piace guardare la guerra dalla Casa Bianca, e mi chiedo: come riescono a dormire la notte?). E conclude con una domanda enigmatica, ripetuta più volte e che ti entra in testa: Come ha fatto il gatto a diventare così grasso? (sempre riferito ai politici)

Journey to the end of the East Bay, Rancid

La East Bay è la baia di San Francisco. Bellissimo il giro di basso iniziale del grande Matt Freeman.

http://youtu.be/aNqjWaEGM2c

 

(fine prima parte)

 

Andrea

Appassionato di ogni genere di musica fin da giovane età, una delle poche cose senza cui mi è impossibile vivere. Una strada contorta e svariata, partendo dal punk rock, passando per il rock classico, blues, jazz e indie. Un'unica certezza: "Abbiate una fiducia di ferro in voi stessi, ma dubitate sempre: vi tiene svegli e all’erta. Pensate sempre di essere i figli di puttana più fichi della città, e pensate sempre che fate schifo!"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *