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L’ETÀ DEL ROCK STA VOLGENDO AL TRAMONTO?

Da quando mia moglie ha espresso questa constatazione, adducendo come argomento il fatto che non ci sia nessuna rockstar degna di questo nome che abbia meno di trent’anni, sono tormentato da questo interrogativo: molti sono i segni inquietanti che mi hanno portato a prenderlo seriamente in considerazione.

‘My doctor’s given me the all-clear for our Reunion tour.’

Innanzitutto, lavorando in una scuola, posso farmi un’idea abbastanza nitida dei gusti e delle conoscenze in ambito musicale degli adolescenti. La situazione è peggio che drammatica: il 90% di loro non sa pressoché NULLA del rock. Una volta un ragazzo mi disse: “È musica del Novecento!”. Non scherzo: qualche giorno fa ha suonato Liam Gallagher al Forum di Assago e solo 2 ragazzi su 75 (il totale degli alunni nelle mie classi), aveva già sentito questo nome.
Certo, conoscono i Queen grazie al biopic (ed è già qualcosa), per cui questo potrebbe essere il canale giusto per dare nuova linfa a un genere su cui il mercato, però, non investe più.
Oggi TUTTI ascoltano la trap, il rap, il pop (che ovviamente è un genere liquido e mutevole) e poco altro.

Sono stato recentemente al concerto dei Chicago’s Stompers, un’orchestra hot jazz composta da giovani leve del jazz nostrano, che propone uno show in abiti Anni ’20, in cui vengono suonati strumenti d’epoca: ho sentito l’odore della brillantina, il calore del quartiere a luci rosse di New Orleans, popolato da marinai e musicisti spiantati, ho immaginato i balli sfrenati, l’ubriachezza, le risate… poi ho aperto gli occhi e ho realizzato che quel mondo non esiste più, non è più VIVO.
Ho portato i miei studenti alla Scala e loro si sono immaginati le serate di gala, gli abiti sfarzosi, gli appuntamenti galanti… mi hanno scritto che è stato come “tornare indietro nel tempo”.

 

Ecco, è questo che sta accadendo al rock? I tanti libri sulla sua storia dimostrano che può essere studiato e che, quindi, è in gran parte una cosa del passato.
Sospeso tra tristezza rassegnata e curiosità di scoprire cosa può oggi ambire a prendere il suo posto di genere capace anche di veicolare altissimi contenuti culturali, ho pensato di scrivere ad amici giornalisti e musicisti, per sentire il loro parere, e queste sono le loro risposte:

MESSAGGIO 1
Concordo. Hai colto già tu la questione. È così.
Il concetto di rockstar non esiste più. Oggi i generi mainstream sono rap, trap, reggaeton e pop in tutte le sue forme. Il rock da stadio non esiste più se non come revival dei fasti del passato.
Ad eccezione dei Greta Van Fleet, non mi risulta esistano giovani band che si richiamano ad un certo genere, che hanno un grande successo di massa.
Unico fenomeno interessante, anche se per ora di nicchia, è tutto il revival post punk, punk, di band come Idles, Shame, Fountaines dc, Murder Capital, Italia90, ecc. Roba potente, old school ma per ora non vanno oltre i club di medie dimensioni.
A Los Angeles ci sono gli Starcrawler, ma non sono esplosi.
E tutta la scena indie è piena zeppa di roba valida ma muove giri molto piccoli.
Lo vedi anche nei giovani: praticamente più nessuno sente rock tradizionale. Se lo fa, ascolta i gruppi del passato.
Sinceramente per me non è un problema. I tempi cambiano. Evidentemente il rock non risponde più alle esigenze del momento. E ci sta.

MESSAGGIO 2
Un paradosso: sono perfettamente d’accordo con tua moglie. Basta vedere l’età media della gente che va ai concerti “rock”.
Quella spinta aggregativa, ormai, ce l’hanno in parte il rap ed in parte certo pop, che ha preso dal rock classico l’attitudine allo “spettacolo”.
Il rock, diciamo dall’inizio degli anni Duemila, è diventato un genere revivalistico ed ha perso la sua spinta propulsiva e quindi, di conseguenza, è pressoché impossibile oggi trovare una rockstar giovane che raduni le “masse”.

MESSAGGIO 3
Ci sono tantissime band giovani negli USA. Ma noi vediamo il rock dalla nicchia Italiana e perdiamo molto.

MESSAGGIO 4
Greta Van Fleet: molto giovani e molto bravi, hanno il solo difetto di essere dei cloni dei Led Zeppelin in tutto e per tutto (ammesso che si possa considerare un difetto).
A me piace molto Ed Sheeran dei primi due dischi, ma non so se lo consideri rock. Ultimamente mi ha molto interessato Billie Eilish, ma anche lì siamo nel pop.
Se si vanno a vedere i numeri dello streaming possiamo considerare star anche quelli dell’Indie… semmai non sono rock.

MESSAGGIO 5
Io concordo con tua moglie: la bella musica non la fanno i giovani. ?
Però bisogna anche dire che il concetto di rock è mutato nel tempo.

MESSAGGIO 6
Achille Lauro.

 

E su questa battuta finale vi rilancio la questione: is rock dying?
E pensare che un tempo i Jethro Tull cantavano “Now he’s too old to rock ‘n roll / but too young to die”… ma era il 23 aprile del 1976!

PS: Mentre mi avviavo verso casa, deciso a pubblicare questo articolo dal tono amaro e sconsolato, vedo un ragazzo di quinta superiore con la felpa di un gruppo metal e una chitarra elettrica a tracolla. Mi avvicino e gli chiedo al volo, senza troppe aspettative: “Stasera ci sei?”. E lui: “Ai Tenacious D? Certo prof!”.
Forse non tutto è perduto…

Brian

Amo mangiare, bere, dormire e... Cosa mi distingue da un grosso orso? Pochi peli e l'amore per la musica. Genere preferito? Femminile, naturalmente! PS: sono marito, padre e professore, ma questa è un'altra storia...

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