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Microcosmi 2016 Varese

Siamo andati al MICROCOSMI di @Comerio, è stato bello ma…

Al Microcosmi di Comerio (VA), quest’anno ci siamo andati pure noi. Spinti principalmente dalla presenza di ospiti musicali di livello molto alto se si guarda alla scena indipendente italiana di questi ultimi due anni. Due su tutti: Francesco Motta e Iosonouncane (Jacopo Incani). 

La prima sera (venerdì 24) è andata bene, a parte il caldo massacrante e un po’ di zanzare, il resto tutto ok. La prima impressione è stata super positiva: un clima amichevole e quasi “casalingo”,  siamo stati molto colpiti dalla cordialità e dalla semplicità delle persone che ci stavano: dai parcheggiatori ai ragazzi agli stend, dalle persone alle casse, fino alle cucine. Sorrisi stampati sui volti di tutti. Bene penso. 

Mangiamo una piadina al volo e subito ci posizioniamo per ascoltare il primo ospite: Dario Vergassola, che sinceramente avevo rimosso completamente dal mio cervello.

Vergassola

Presenta il suo NON nuovo libro (uscito nel 2014), La Ballata Delle Acciughe. Vergassola parte come un mitragliatore a raccontare e interpretare i contenuti del suo mini romanzo, un libro che racconta di un bar situato nelle periferie di La Spezia, dove una serie di improbabili ed assurdi personaggi si incontrano per dare vita a racconti ai limiti della realtà, ma che mettono in luce aspetti umani e reali della vita di ciascuno. Mi ha colpito soprattutto un pezzo sull’innamoramento che ora non mi ricordo e per questo prenderò il libro che lo consiglio anche a voi. Conclude con due canzoni, di cui una molto bella:

Dopo la piacevole scoperta “Vergassola”, con cui abbiamo scambiato due parole, è il turno di Francesco Motta. Fenomeno musicale del 2016, che, con il suo primo album da solista, La Fine Dei Vent’anni, si candida seriamente ad essere uno degli artisti più importanti del panorama alternativo italiano. La Fine Dei Vent’anni sarà senz’altro ricordato come uno degli album più interessanti di questo 2016.

Francesco Motta

Motta canta di storie d’amore, vicende quotidiane, storie molto personali ma anche universali per la generazione dei quasi ormai trentenni. Quello che passa dai testi è un non più lamentarsi, ma un reagire forte. Il produttore e collaboratore di Motta in quest’album è Riccardo Sinigallia. Francesco ci dice quanto la presenza di Sinigallia sia stata fondamentale nello sviluppo e nella nascita del La Fine dei vent’anni.

A fine concerto gli chiediamo cosa ne pensa di Varese e di questo piccolo pubblico, ci dice che suonare in posto così bello come Comerio vale tutto. Gli diciamo che ci piace più dal vivo che da studio e lui è contento (io lo ritenevo più un insulto, lui lo prende come complimento). Bene!

Chiude la serata l’intramontabile Nada, accompagnata dai A Toys Orchestra. Mi desto solo alle note di Amore Disperato, corro verso il palco, faccio due mosse, finisce. Penso ok, ora possiamo andare a casa contenti.

Giorno 2, sabato 25 

Dopo un pomeriggio scandito da temporali, acquazzoni e monsoni, il cielo si apre e la seconda serata di concerti riprende. La apre Ricky Gianco. Io penso: mai sentito in vita mia. Dal pubblico sotto il palco capisco che canta per altre generazioni, ma lo ascoltiamo e ci divertiamo. Un po’ il Paul Simon de noi altri.

Riesco a scambiare due parole al volo con Viottorio Cosma, direttore artistico di Microcosmi, grande musicista e produttore (membro della PFM, collaboratore di Stewart Copeland, Peter Garbriel e tanti altri). Ci dice come l’idea musicale è stata quella di portare ogni anno artisti di tutte le generazioni per appunto un pubblico di tutte le generazioni.

Verso le 23 è il turno di Jacopo Incani aka Iosonouncane che, con il suo ultimo disco DIE, si è prepotentemente e meritatamente conquistato una posizione di rilievo tra i musicisti più promettenti degli ultimi anni. Candidatura al premio Tenco 2015 nella categoria album dell’anno. Un album difficile che parla della sua terra natale, la Sardegna, un album intriso di terra e  natura dove campionamenti di suoni vegetali e animali si mischiano a parti musicali di vero e proprio cantautorato. Insomma uno spettacolo non per tutti, ma senz’altro profondo e significativo.

Iosonouncane

Riusciamo a scambiare due parole anche con Jacopo, si dice anche lui colpitissimo dalla bellezza del posto e ci rivela che finito il Mandria Tour si prenderà una bella pausa prima di mettersi a lavorare su qualcosa di completamente nuovo.

La serata si conclude in tarda notte con lo spettacolo planetario dei Deproducers dove suona lo stesso Vittorio Cosma.

Arriviamo però al MA:

L’unica nota amara di un festival così bello e ben organizzato sotto tutti i punti di vista sta nel pubblico. Non ho potuto fare altro che notare l’assenza di giovani, o almeno di ragazzi della mia età 25-35 anni. E’ un peccato, perchè basti pensare che a Milano due nomi come Francesco Motta e Iosonouncane riempiono il locali e i festival. Al Mi Ami (circolo Magnolia) hanno suonato recentemente e c’era un pubblico enorme. Sarebbe dovuta venire gente da Milano e provincia per un festival del genere, il Microcosmi di Comerio non ha niente da invidiare ad altri festival della Lombardia.

Ma qualcosa non ha funzionato. Io stesso che son di Varese l’ho saputo solo quest’anno che c’era, e questa è stata la quarta edizione. Il problema è il pubblico giovanile di Varese o il problema sta nella Città di Varese che poco sfrutta questi eventi? Che poco li sponsorizza e che poco li comunica?

Comunque sia grazie al Microcosmi e arrivederci all’anno prossimo!

 

 

Mario

Laureato in economia, ma ciò che amo veramente è la musica e provo anche a scriverci qualcosa. “A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie“ Follow @guerci_mario

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