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Willie Peyote - Live Cap10100 Torino - Intheflesh

Sono andato a vedere WILLIE PEYOTE @Cap10100 (Torino 13/01/17)

Milano, Stazione Centrale, Freccia rossa numero 9646 carrozza 7 posto 9A. Così ha inizio il mio viaggio verso Torino, verso uno degli spettacoli dal vivo che difficilmente dimenticherò, tutta colpa della sua immensa bellezza. Nel breve viaggio in treno mi metto le cuffiette e jumpo dalle canzoni di “Educazione Sabauda” a quelle di “Non è il mio genere, il genere umano” tanto per scaldarmi. Arrivo a Torino verso le 21.20 e li c’è Nicola che mi aspetta in macchina dopo avere viaggiato per 4 ore attraverso bufere di neve (arriva diretto da Losanna) solo per vedere il leggendario Peyote.

Finalmente arriviamo al Cap10100. Ad aprire lo spettacolo di Guglielmo c’è “Do Your Thang“, un progetto nato dalla connessione di alcuni artisti provenienti dal mondo sotterraneo della scena romana, diversi nelle modalità d’espressione ma tutti legati dalla stessa attitudine. Non so chi siano ma spingono. Subito dopo arriva Dutch Nazari, e pure lui non so chi sia (io non ascolto rap) ma capisco immediatamente lo spessore di quello che canta; e fortuna che c’è il mio socio che penso fosse l’unico ieri sera al Cap10100 a sapere a memoria il testo di qualsiasi sua canzone. Il clima si scalda, io mi scaldo, il Cap10100 ribolle nell’attesa del nichilista più famoso di Torino.

Willie Peyote - Live Cap10100 Torino - Intheflesh

E finalmente arriva. Vedere Willie Peyote suonare per due ore e mezzo di fila senza mollare di un centimetro, senza risparmiarsi un istante e con al suo seguito la maestosa Sabauda Orchestra Precaria è stata un’esperienza unica. Un concerto durato più di due ore, dove il rapper torinese ripercorre tutto il suo repertorio musicale e, vederlo suonato dal vivo con tanto di banda, è stato sensazionale. Lo spettacolo è un susseguirsi di rap fatto di critica sottile ed intelligente mischiato a sonorità che vanno dal funk al soul, il tutto rigorosamente suonato, e come sonato. La banda non sbaglia una nota e non è mai fuori tempo. I fiati magnifici ed emozionanti, la sezione ritmica che detta il tempo ed i cori sono stati una cosa maestosa.

Ma ruolo fondamentale nella storia di Educazione Sabauda e collante indispensabile nel bellissimo live di ieri sera, l’ha avuto il fidato compagno Frank Sativa, Beatmaker di lusso e proveniente da un’altra galassia; senza di lui probabilmente lo spettacolo non sarebbe stato lo stesso.

Per non parlare poi degli ospiti illustri che Guglielmo ha voluto invitare a questa grande festa. 

C’è Lodo Guenzi dello Stato Sociale che canta Mi Sono Rotto Il Cazzo, in un divertentissimo mood; la reazione del pubblico è mista tra un “ma chi cazzo è questo?” e un “minchia quanto lo odio”; ma io mi diverto e Willie Peyote confessa di ascoltarlo e quindi via, sdoganato. Poi torna sul palco Dutch Nazari per eseguire una commovente Falling crumbs, il Cap10100 è stracolmo ed entusiasta, risponde ad ogni parola, ad ogni singolo groove. Un live fatto di sudore, salti, spintoni ed incazzatura ma anche tanto sentimento ed emozione, come quando Guglielmo si ferma e propone la cover di Fred Buscaglione, Una Sigaretta, dove ancora una volta da prova della sua grande sensibilità in fatto di gusti musicali. 

Ci sarebbe tantissimo altro da dire sulla serata del 13 gennaio 2017 a Torino, un giorno che ci ricorderemo a lungo (almeno io difficilmente me lo scorderò) uno spettacolo leggendario per chiudere il tour a un anno di distanza dall’uscita di Educazione Sabauda. Guglielmo sicuramente dopo una serata del genere andrà a letto con il sorriso perché con una serata del genere il sorriso e la gioia l’ha fatta venire a chi era sotto, in mezzo alla bolgia, ad assistere esterefatta ad uno show che difficilmente dimenticherà. 

Caro Willie Peyote ora sono io che ti cito, tu dici che:

“Hai tutto ciò che serve lì di fronte a te, e tutto come sempre forse è troppo grande, non sai se meritartelo però”. Ecco, le due serate di questo inizio 2017 sono la conferma che TU TE LO MERITI, anche se non sai che fartene.

Arrivato a Milano che ormai è mattino butto giù queste due righe per non dimenticare la bellezza a cui ho assistito stasera. Ora vado a letto felice. Grazie Peyote, grazie Banda Sabauda, Grazie Torino.

 

 

Mario

Laureato in economia, ma ciò che amo veramente è la musica e provo anche a scriverci qualcosa. “A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie“ Follow @guerci_mario

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