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SANTANA Live @ Ippodromo di San Siro (Milano, 28/06/18)

Santana non è solo un gigante della chitarra, è una leggenda vivente. Ha venduto più di 80 milioni di dischi dal ’65 ad oggi, vinto numerosi riconoscimenti, tra cui 11 Grammy (oltre ad essere stato incluso nella Grammy Hall of Fame), ha partecipato a Woodstock ’69 insieme a Jimi Hendrix, Janis Joplin… ed è resuscitato prima dell’oblio con il capolavoro “Supernatural”, che l’ha reso protagonista anche del rock latino del nuovo millennio. Insomma, ha contribuito a scrivere un capitolo importante della storia della musica.
Non nascondo che prima di entrare all’ippodromo di Milano per assistere alla tappa milanese del “Divination tour” ero un tantino emozionato.

All’ingresso ho notato un pubblico meno numeroso di quanto mi aspettassi, segno forse del fatto che molti non sapevano cosa si sarebbero persi. Ciononostante, il fatto di poter accedere tranquillamente alla zona birra ha contribuito non poco al mio buonumore.

Il chitarrista messicano si è presentato sul palco accompagnato dal basso di Benny Rietveld e dalle tastiere di David K Mathews; dalle percussioni di Karl Perazzo e Paoli Mejías e dalla chitarra di Tommy Anthony; dalle voci del veterano Andy Vargas e di Ray Greene e dalla batteria Cindy Blackman Santana, sua moglie ed ex allieva di Tony Williams.
Un supergruppo insomma, in grado di lanciarsi in ritmi sfrenati e contagiosi per cui era praticamente impossibile stare fermi ed annuire distaccati. Il samba, unito al rock, al jazz, ai suoni caraibici e al blues ha originato un sound unico, in grado di liberare la mente agendo sul corpo: ha sciolto ogni freno inibitore fino ad entrare in comunione con lo spirito degli spettatori (sicuramente col mio).

D’altronde, il desiderio di creare una musica “per l’anima” è sempre stato vivo nelle corde di Santana fin dagli esordi.

Se si guarda alla scaletta poi c’era da godere nudi!
La band è passata dalla frenesia di “Jin-go-ba” ai suoni mistici di “A love supreme” di John Coltrane; dalla caldissima sensualità di “Black magic woman” alla celeberrima “Oye como va” (“che ritmo!”). E dopo una neoplatonica “Mona Lisa”, accompagnata dalle immagini di celebri visi femminili nell’arte rinascimentale, ecco il momento dei pezzoni targati “Supernatural”: “Maria Maria” e “Corazon Espinado”.

 

Fine? Non direi. L’ultimo album del Nostro, “Power of peace”, realizzato con gli Isley Brothers è una bomba e non potevano mancare “are You ready people” e “Love, peace and happiness”. Strano, ma cominciavo a sentirmi più buono…
Gran finale con “Smooth” accompagnata dal boato dell’ippodromo di San Siro, tirata in lungo tra soli e presentazioni varie, segno che forse neanche i musicicisti volevano più andare via.

Se tornerei a sentirlo? Anche domani! Ma allora mi porterei moglie, figlie, amici e parenti: un’esperienza tanto bella va condivisa.
Spero proprio di avervi fatto venire voglia di ascoltare le canzoni della tracklist…

WOODSTOCK INTRO
1. SOUL SACRIFICE
2. JINGO
3. EVIL WAYS/ A LOVE SUPREME
4. MAMA MATOTOYA
5. BLACK MAGIC WOMAN / GYPSY QUEEN
6. OYE COMO VA
7. INCIDENT AT NESHABUR
8. SUMMER BREEZE
9. RIGHT ON/ UMI SAYS
10. TOTAL DESTRUCTION
11. MONA LISA
12. MARIA MARIA
13. FOO FOO
14. CORAZON ESPINADO
15. TOUSSAINT L’OVERTURE

SENTIENT SPHERE
16. ARE YOU READY PEOPLE-CINDY SOLO
17. LOVE, PEACE AND HAPPINESS
18. SMOOTH

Brian

Amo mangiare, bere, dormire e... Cosa mi distingue da un grosso orso? Pochi peli e l'amore per la musica. Genere preferito? Femminile, naturalmente! PS: sono marito, padre e professore, ma questa è un'altra storia...

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