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Grammy Awards 2013: com’è andata (male)

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Grammys 2013:

– Album of the year: Babel, Mumford & Sons:

bravini ma insopportabili nell’aspetto forzato da contadini hipster scappati di casa alla Tom Sawyer, inoltre estremamente lagnosi. Pensateci bene: nessuno vorrebbe avere un amico, una ragazza, un marito e forse persino un cane così incessantemente menoso.

– Record of the year:Somebody That I Used to Know, Gotye con Kimbra:

bravo anche lui, ma niente male in quanto a menate. Brano particolare, sicuramente un successo anomalo per i nostri tempi, dove i singoli sono solitamente suonati da computer e cantati da schede audio. Comunque sollevatevi il morale con questo video grandioso, che aggiunge un po’ di brio alla versione originale:

http://youtu.be/MsoRSI7ei4E

– Song of the year: We Are Young, Fun:

mah, che dire. Guardando questo video (sinceramente, facendo fatica per arrivare alla fine, anzi, lo ammetto, non ci sono arrivato), l’unico desiderio che mi sovviene è di imitare qualcuno dei protagonisti e sfondare un amplificatore sulla testa del cantante nano:

Nella categoria ‘hard rock/metal performance'(?), gli Halestorm riescono a vincere contro Marilyn Manson, Lamb of God, Megadeth, Iron Maiden e Anthrax.
Pensate quel che volete, ma la categoria giusta è fanno cagare/ma la cantante merita:

Tra chi esce a mani vuote: Jack White, Coldplay, Muse, Black Keys, Bruce Springsteen,  Rihanna (che conquista solo un premio minore), Katy Perry, Carly Rae Jepsen.

Fuori anche gli Alabama Shakes, scoperti in questo istante. Meritano sicuramente un approfondimento, occhio alla voce incredibile della cantante:

Clicca qui per l’elenco completo dei premi su rockol.

Luca

Non laureato, vivo ai margini della società. In genere mi interesso di cose che non interessano a nessuno. Da quando ho smesso di fumare ho cominciato a bere e comunque ho sempre voglia di fumare. Non so scrivere.

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