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The Pitchfork Review

IL CASO PITCHFORK – Pt.2

Clicca qui per recuperare la prima parte

 

2 – Lo sviluppo del “marchio” Pitchfork

Negli ultimi dieci anni Pitchfork ha consolidato ed ampliato il suo marchio lanciando una rivista stampata e aprendo, spesso chiudendo poco dopo, una serie di siti web secondari “a marchio Pitchfork”.

Pitchfork_Media_logo vecchio
Vecchio logo di Pitchfork

Nell’aprile del 2008 viene lanciato Pitchfork.tv, un sito web di video relativi a gruppi musicali indipendenti, poi incorporato nel marzo del 2009 nell’indirizzo Pitchfork.com. Nel luglio 2010 annuncia la nascita di Altered Zones[1], un aggregatore di blog dedicato alla cultura underground e alla musica “DIY” (Do it yourself), ma dopo un anno viene chiuso. Il 21 maggio del 2011, Pitchfork annuncia una partnership con Kill Screen[2], rivista specializzata in videogiochi e sul mondo dell’entertainment in generale, in cui pubblica in una propria sezione alcuni dei suoi articoli. Il 26 dicembre del 2012, Pitchfork lancia Nothing Major[3], un sito web dedicato alle arti visive, chiuso nell’ottobre del 2013.

Nel maggio del 2013 viene annunciata la nascita di The Dissolve[4], un sito web gestito da Pitchfork sul mondo del cinema, incentrato su recensioni, commenti, interviste e notizie. Il suo editore era Scott Tobias, l’ex redattore capo di The A.V. Club, noto giornale online statunitense dedicato alla cultura pop. Il direttore editoriale Keith Phipps annuncia la chiusura l’8 luglio del 2015.

The Dissolve
Logo di The Dissolve

Il debutto sulla carta stampata per Pitchfork arriva nel novembre del 2013, quando sul sito viene annunciata la nascita The Pitchfork Review[1], una rivista musicale trimestrale disponibile solo in formato cartaceo, che include: approfondimenti, fotografie e illustrazioni originali e alcuni articoli selezionati dal contenuto online di Pitchfork. La rivista ha terminato le pubblicazioni dopo 11 numeri, nel novembre del 2016.

Annuncio del lancio di The Pitchfork Review
The Pitchfork Review
Copertina della prima edizione di The Pitchfork Review

2.1 Pitchfork Music Festival

Sebbene i vari tentativi di Pitchfork di differenziare la sua offerta editoriale e di espandersi in altri settori dell’entertainment, differenti da quello musicale, non hanno avuto i risvolti sperati da Ryan Schreiber, al contrario il progetto di Pitchfork che ebbe un grande successo, soprattutto economico, fu l’idea dello stesso fondatore, di dare vita ad un festival musicale a “marchio Pitchfork”.

Pitchfork ebbe la sua prima esperienza di organizzatore di eventi musicali nel 2005, quando fu assunto da una società di promozione del settore, la Skyline Chicago, per curare l’Intonation Festival, un festival musicale che si è tenuto a Union Park, Chicago, nel 2005, 2006 e 2007. Sebbene questo non sia stato tecnicamente un vero e proprio “festival a marchio Pitchfork”, grazie al ruolo preminente dell’azienda di Schreiber nel concepire l’evento e per essere stato la prima edizione di una lunga serie nello stesso luogo, molti abitanti di Chicago e appassionati di musica considerano l’evento del 2005 a tutti gli effetti come il primo Pitchfork Music Festival.

Il festival musicale organizzato da Pitchfork Media si tiene ogni anno nel periodo estivo presso l’Union Park di Chicago, in Illinois. Il festival, che si svolge normalmente in tre giorni (venerdì, sabato e domenica) a luglio, si concentra principalmente su esponenti e gruppi del rock alternativo, rap e hip-hop, elettronica e musica dance, sebbene nel corso della sua storia abbia incluso nelle sue line-up anche spettacoli di hardcore punk, musica sperimentale, avant-garde rock e jazz.

Oltre alla musica, il Pitchfork Music Festival include anche bancarelle di street food, bevande, stand dedicati ai manifesti di concerti di venditori locali, regionali e nazionali.

Il festival ha ospitato molti grandi nomi della scena musicale contemporanea tra cui, Björk, LCD Soundsystem, Kendrick Lamar,  Tame Impala, Fleet Foxes, Ms. Lauryn Hill, A Tribe Called Quest, Solange, Beach House, Sufjan Stevens, Broken Social Scene, Wilco, Beck, Neutral Milk Hotel, Grimes, Belle & Sebastian, Vampire Weekend, Future Islands, Nicolas Jaar, Car Seat Headrest, ANDERSON .Paak & the Free Nationals, Brian Wilson, Chvrches, Giorgio Moroder, Schoolboy Q, Slowdive, St. Vincent, Neneh Cherry, Mac DeMarco, Savages, The Breeders, Solange, M.I.A. e molti altri.

Pitchfork Music Festival 2018
Locandina di lancio del Pitchfork Music Festival 2018

Dal 2011, la società con sede a Chicago ha espanso la sua attività nel settore della musica dal vivo dando vita ad un “fratello invernale” del festival di Chicago: il Pitchfork Music Festival Paris. L’evento si svolge presso La Grande halle de la Villette, nel cuore del parco La Villette di Parigi. Anche in questo caso il festival dura tre giorni e la programmazione mantiene un focus rivolto verso la scena musicale indipendente ed alternativa, con una particolare attenzione alla musica elettronica.

Un ulteriore esempio, legato alla musica dal vivo, che rende ancora più chiara quanto l’immagine di Pitchfork sia diventata negli anni una vera e propria istituzione nel mondo della musica in generale è legato al Primavera Sound Festival 2018.

Nell’edizione di quest’anno del Primavera Sound (uno dei festival musicali più importanti del mondo) era presente un palco interamente gestito da Pitchfork[1] e molti dei redattori del sito erano invitati come ospiti al festival.

Pitchfork Music Festival Paris 2018
Locandina del Pitchfork Music Festival Paris 2018

 

 

[1] The Best of Primavera Sound 2018, https://pitchfork.com/features/festival-report/the-best-of-primavera-sound-2018/

[1] Introducing The Pitchfork Review, https://pitchfork.com/news/52947-introducing-the-pitchfork-review/

[1] Pitchfork Launches Altered Zones, https://pitchfork.com/news/39381-pitchfork-launches-altered-zones/

[2] Pitchfork Announces Partnership With Kill Screen, https://pitchfork.com/news/42385-pitchfork-announces-partnership-with-kill-screen/

[3] Welcome to Nothing Major, https://pitchfork.com/news/49011-welcome-to-nothing-major/

[4] Introducing The Dissolve, A New Film Site, https://pitchfork.com/news/50949-introducing-the-dissolve-a-new-film-site/

Mario

Laureato in economia, ma ciò che amo veramente è la musica e provo anche a scriverci qualcosa. “A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie“ Follow @guerci_mario

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