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Oltre la musica

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Come detto più volte negli articoli, la colonna sonora non è un oggetto freddo e staccato da tutto il resto, segue le immagini, fa seguire le immagini.
È un accompagnamento anche emotivo, se vogliamo.
Completa il quadro dell’opera che si ha davanti. Un’opera, non banale intrattenimento.

E di questo voglio parlare. Un videogioco nello specifico.
Beyond: two souls, uno dei titoli più attesi del 2013 per PS3.
C’è ancora chi storce il naso quando sente parlare di videogiochi, vedendoci solo un “intrattenimento infantile”. Fortunatamente non è solo così, sono molto di più.

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Tanto da essere considerati opere? Sì.
Perché se un grande e ambizioso regista, David Cage, riesce a scrivere una trama così avvincente, affiancato da Hans Zimmer per le musiche, il loro lavoro non può essere considerato infantile.

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A dire il vero la storia dei compositori di Beyond è un po’ complessa: Normand Corbeil muore lasciando il lavoro incompleto. Verrà poi sostituito da Lorne Balfe e Hans Zimmer.

E così nasce Beyond, un videogioco diverso dal normale, con un tocco molto cinematografico ma con il pregio di avere il controllo sulla storia tipico del videogioco.
Un’avventura profonda, triste, cupa. Volta alla ricerca della verità, di risposte legate all’aldilà. Beyond appunto.

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È la storia di Jodie, interpretata dalla bravissima Ellen Page. Viene ripercorsa tutta la sua vita, dall’abbandono infantile alle difficoltà della maturità. In tutto questo lungo viaggio Jodie è accompagnata, infastidita e aiutata da Ayden, un’entità a lei legata.
E la musica, come sempre, aiuta a provare le stesse emozioni di Jodie, ad essere arrabbiati, tristi. Ad immedesimarsi nel personaggio. Cosa che ad un videogioco viene ancora meglio.

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Questo “legame musicale” riesco quasi a sentirlo, sono legato alle musiche che mi piacciono, come Ayden con Jodie. Se mi hanno lasciato qualcosa ascoltandole la prima volta, non vedo perchè non dovrei continuare ad ascoltarle.
“Childhood Memories” è da lacrime. Sono i ricordi di Jodie, sono i miei ricordi.

Colpito e affondato.
Le tristi note di pianoforte sono potentissime ma le emozioni esplodono poco dopo la metà del brano, con gli archi..

Pazzesco come una musica possa “controllarti”.  Ricordo che nel periodo natalizio ero in un negozio di elettronica, stavo provando un gioco di guerra al classico stand demo. Poco dopo mi blocco. Non nel gioco, io. Sento dalla postazione dietro di me le note di “Jodie’s Suite” la prima traccia dell’album.. Passa qualche secondo, poi poso il joypad. E poi lentamente verso le casse.
Il legame c’era ancora, anche dopo mesi. La cosa curiosa è che in quel momento ho pensato di scriverlo. Qui, di scrivere come un “banale” videogioco possa toccarti così tanto realmente.
Ed ecco fatto. Ve l’ho raccontato.

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Se l’intento di questi artisti è quello di coinvolgerci personalmente per un’esperienza unica, la musica riesce appieno in questo. E posso solo ringraziare chi l’ha reso possibile.

Vale la pena giocarci, per il gran gioco che è, per la gran trama e tematiche che affronta, e ovviamente per la splendida musica che offre.

Consiglio di ascoltare prima Childhood Memories, per percepire tutta la potenza che sa offrire questa colonna sonora.
E per chi vuole, un ascolto integrale per completare il percorso.
Buon ascolto e fatemi sapere cosa ne pensate!

Qui Childhood Memories:
https://www.youtube.com/watch?v=By5s_UKCaps

Qui la colonna completa:
http://youtu.be/kXFHZ7cOV08

 

Sonic

Guardo il mondo attraverso un obiettivo, monto video e faccio foto. I filmini di laurea per fortuna sono un lontano ricordo. Sonic è meglio di Mario e il finale di Lost è perfetto.

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