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IL CASO PITCHFORK – Pt.1

“E questo è per tutti voi teppisti della stampa

Che date vita a stronzate scrivendo menzogne

invece di quello che dichiariamo

Sto parlando di te Andy Secher di Hit Parader, la rivista Circus

Mick Wall di Kerrang, Bob Guccione Jr. di Spin

Cos’è? Sei più incazzato perché tuo padre ha più fi**e di te?

Andate a farvi fottere! Succhiatemi questo ca**o fottuto”

(Guns N’ Roses, Get In The Ring)

 

1 – La nascita

Una delle pubblicazioni musicali di maggior successo dell’era digitale è Pitchfork Media, un magazine online statunitense fondato nel 1995. 

Pitchfork Media Inc., comunemente chiamato Pitchfork, è stato lanciato nel 1995 da Ryan Schreiber, un ragazzo di 19 anni che aveva da poco terminato gli studi superiori ed era impiegato in un negozio di dischi.

Il sito, in un primo momento, si è costruito una certa reputazione e un discreto seguito grazie alla vasta copertura di informazioni sulla musica alternativa ed indipendente, ma attualmente si è esteso ad una grande varietà di generi e alla musica pop in generale, diventando in pochi anni un punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica assetati di news sempre aggiornate.

Schreiber, che all’epoca non aveva alcuna esperienza di scrittura e giornalismo, mirava a fornire Internet di una risorsa regolarmente aggiornata per la musica indipendente. Inizialmente chiamato Turntable, il sito veniva aggiornato mensilmente con interviste e recensioni. Nel maggio del 1996, inizia a pubblicare quotidianamente contenuti modificando il dominio in PitchforkMedia.com, venendo così ribattezzato Pitchfork, il cui nome allude al tatuaggio di Tony Montana nel film “Scarface”del 1983.

Ryan Schreiber
Ryan Schreiber, il fondatore di Pitchfork

All’inizio del 1999, Schreiber trasferì la sede di Pitchfork da Minneapolis a Chicago, nell’Illinois. A quel punto era arrivato a pubblicare quattro recensioni al giorno, insieme ad interviste ed altri contenuti presenti in nuove sezioni del sito. Lo stile di scrittura di Pitchfork si distaccava completamente da quello utilizzato dal resto della critica musicale, libero dai canoni dei giornalisti dell’epoca, riuscì a creare un nuovo modo di comunicare perfettamente in linea con l’appena nato mondo del web, più fruibile, più vicino all’oralità nel registro linguistico, immediato, schietto, poco diplomatico, pieno di contenuti multimediali, rimanendo però sempre puntuale e aggiornato. 

All’inizio del nuovo millennio il sito inizia a raccogliere sempre più seguito e consensi, sia grazie agli approfondimenti sulla musica alternativa e underground, che arrivano sempre prima dei suoi competitor, sia grazie alla nuova sezione delle breaking news di sole notizie musicali: un nuovo modo di fare informazione veloce e dinamico perfetto per chi naviga in Internet.

Nei prossimi giorni il secondo capitolo…

Mario

Laureato in economia, ma ciò che amo veramente è la musica e provo anche a scriverci qualcosa. “A Beethoven e Sinatra preferisco l’insalata, a Vivaldi l’uva passa che mi dà più calorie“ Follow @guerci_mario

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