Devo ammettere che ero veramente curioso di conoscere e vedere dal vivo il misterioso Birø, un po’ per gusti miei personali ma soprattutto perchè conoscendo i ragazzi di RC Waves e quindi la “mano d’opera” dietro al progetto, mi sentivo in qualche modo partecipe in prima persona del tutto.
L’Arci Impegno (di cui non sapevo dell’esistenza fino a ieri sera) è una piccola cantina nella zona (brutta) di Sempione, ma, nonostante il suo aspetto roncioso, location perfetta per la serata che da lì a poco sarebbe iniziata, un luogo intimo e accogliente, drink a prezzi onesti e piccolo spazio all’aperto dove fumare.
Ed è qui che conosco Andrea, in arte Birø. Me lo presentano i fratelli di RC Waves, ed io colgo subito l’occasione per attaccarli un pippone e scambiare quattro chiacchiere prima del concerto.
Premessa:
Sono ricordi offuscati di una serata finita tardissimo e altamente alcolica e quindi potrebbero essere leggermente distorti.
ITF: Ciao Andrea, come stai?
B: Bene. Tu?
ITF: Bene, grazie.
ITF: Allora, sei teso per la tua prima uscita ufficiale sotto il nome Birø?
B: In realtà no, è vero che è la mia primissima uscita ufficiale con il progetto Birø però non è la prima volta che vado per club.
ITF: Ah, quindi prima suonavi. Cosa facevi? Hai iniziato facendo elettronica?
B: Si, prima suonavo la chitarra in una band (ndr: non mi ricordo il nome), e facevamo indie rock. E mi piaceva, ma ho sempre avuto l’interesse per questo tipo di musica.
ITF: Ciò che mi ha colpito molto della tua musica è che non fai semplice elettronica, ma c’è dentro tanto contenuto nei testi. Si potrebbe chiamare quasi cantautorato elettronico anche se è un termine che non sopporto.
B: Si è vero. Nel senso che nei miei testi ci sono dei veri e propri racconti e non sono come alcuni testi “semplici” come possono essere quelli dell’elettronica più “commerciale”. Il tutto è nato in un periodo dove ho scritto un po’ di roba è ho fatto come uno specie di schema, dove ho cercato di legare ogni singola canzone (unire i vari puntini) con un filo conduttore e così è venuto fuori l’EP.
NDR: Qui ho rivisitato un po’ perchè mi ricordo veramente poco di questo ragionamento, però il senso era questo più o meno.
ITF: Rimanendo in tema di cantautori, chi sono quelli che hai ascoltato di più e che ti porti dietro?
B: De Andrè su tutti, ma pure Dalla e Guccini. Però devo dire che apprezzo pure il pop, e un po’ non capisco questo astio che c’è verso ciò che Pop. Io ad esempio ascoltavo Ligabue da piccolo, e tanta roba buona l’ha fatta. Poi la musica è la cosa più soggettiva del mondo.
ITF: Oltre alla musica, cosa fai? Studi? Università?
B: Parliamo solo di musica.
ITF: Ok, preferisco pure io.
ITF: Come stai ora? Sei felice del progetto e di come sta andando?
B: Si! Sono molto contento, la gente apprezza quello che faccio e quindi non posso fare a meno di essere felice. Io non faccio musica per farmi vedere, faccio musica perchè ho qualcosa da dire dentro di me e quindi vedere gente che recepisce e apprezza è per forza di cose piacevole.
A sto punto il buon Andrea entra perchè deve iniziare il live. Io prima di entrare a vederlo, mi fermo e rifletto un secondo. Birø mi è sembrato un ragazzo semplice, sincero e zero costruito, con tanta voglia di comunicare e di farlo attraverso la musica.
Entro nello scantinato.
Il palco è piccolo ed il pubblico si sente che è di famiglia, ma giusto così. Andrea propone per intero il suo EP, iniziando con l’angosciante Lupi, dove sonorità moderatiane e cosmoniane creano atmosfere buie ma ipnotiche. Unica nota dolente è l’attacco vocale che è un po’ da rivedere, però la voce c’è, solo da perfezionare un po’. Il resto della serata è impeccabile, Birø ripercorre per intero il suo EP “Incipit” e racconta tramite la musica le sue sensazioni e i suoi stati d’animo, ed io da ascoltatore sono stato letteralmente rapito da quel suo narrare elettronico.
Birø è un qualcosa di fuori dal comune ed estremamente interessante, e noi ci auguriamo di vederlo crescere in tutti i sensi, sia come progetto ma soprattutto come artista, perchè di potenziale ce n’è, eccome.
Setlist:
Lupi
Ansia (le luci),
Come Nei Film,
Il Mio Disordine,
Invernø
Unghie rotte (acoustic version) inedita