Quanto mi piace fare i listoni.
Qui ho messo in fila gli album di casa nostra che più ho apprezzato in questo 2016. Sono presenti i grandi nomi di quest’anno come Cosmo, i Cani, Motta ecc. ma anche qualcosa di meno conosciuto ma che (almeno per me) è stata una vera e propria sorpresa; vedi Ex-Otago, Marcello e il mio amico Tommaso, Moplen, Nicolò Carnesi e così via.
Vabbè, qui il listone:
1- Cosmo – L’ULTIMA FESTA
Cosmo, con l’ultima festa, ha mischiato l’elettro dance anni ’80 con il cantautorato pop dando via così alla grande rivoluzione dell’indie italiano. Nostalgia, ironia, eccessi e tanta sana voglia di divertirsi.
2- I Cani – AURORA
La grande prova di maturità di Niccolò Contessa. “Sembra invece che l’ansia, nel senso della paura di qualcosa che dovrà succederci ma che non sappiamo bene come e se la sapremo affrontare, sia una cosa da cui non scappo io e non scappano tutte le persone che ho attorno”.
3- Daniele Silvestri – ACROBATI
Il cantautore romano spazza via qualsiasi ombra di dubbio ed entra a far parte in modo definitivo tra i grandi della storia della musica italiana.
4- The Zen Circus – LA TERZA GUERRA MONDIALE
L’album degli The Zen Circus è un miscuglio di riflessioni, prese di posizioni e critiche del vivere contemporaneo; non solo dell’uomo ma anche dell’intera realtà chiamata Italia. Tutto questo viene raccontato bene e quello che fa paura è che rispecchia gran parte della realtà.
La terza guerra mondiale è una ginocchiata punk rock in pieno stomaco e fa male.
5- Motta – LA FINE DEI VENT’ANNI
Pensare che sia l’album di debutto è sconcertante. Motta sembra essere nella musica da sempre, sembra essere uscito direttamente dalla cultura cantautoriale di altri tempi. In un periodo gonfio di clichè indie, Motta si sposta verso la tradizione ma non mancando per questo di originalità.
6- Ex-Otago – MARASSI
“Non è nulla di nuovo, non è un album sperimentale, perchè a sperimentare si sta da soli, e noi invece vogliamo stare insieme a tanta gente.” Una manata POP in piena faccia, ma piacevole, come le musiche d’altronde, queste non deviano di un millimetro dal filone electropop che sta trainando verso la ribalta i nostri cari cantautori indie.
7- Jolly Mare – MECHANICS
Mechanics è il nome del suo esordio discografico, un’esplosione di elettronica intrecciata ad un groove meccanico, il tutto sorretto dall’immensa forza dell’amore, filo conduttore, seppur nascosto, dell’album .
8- Pop X – LESBIANITJ
Sesso, no-sense, perversione, ritmi da matrimonio indiano misti a musiche balcaniche, frasi al contrario e distorte, la parola frocio ripetuta all’infinito, un lontano ricordo di Magic Voice; tutto questo è Pop X. Il lavoro di Davide e co. è un grande inno al trash, agli emarginati, agli ultimi, al disagio, allo squallore italiano, e per questo non può essere sottovalutato e categorizzato come spazzatura.
9- Marcello e il mio amico Tommaso – UN AMORE
Ecco, ascoltare Un Amore, è un po’ come sedersi a tavola, o meglio al bar, assieme a Marcello Newman & CO ed ascoltarli raccontare le loro storie personali ma che, a poco a poco, diventano pure le tue storie personali.
10- TheGiornalisti – COMPLETAMENTE SOLD OUT
Tommaso Paradiso si fa condottiero di una generazione intera fatta di innamorati persi, looser e sognatori. Completamente sold out è l’emblema del nuovo pop che avanza, può far storcere il naso ma è vincente. Diamo il benvenuto al nuovo Cremonini.
11- Moplen – SIAMO SOLO ANIMALI
Siamo Solo Animali è un lavoro completo e lineare. Nove tracce che si snodano tra sonorità palesemente POP ma con moderne rifiniture elettroniche, per poi passare a pezzi genuinamente più rock, che portano a raccontare con estrema semplicità ma al contempo con grande realismo situazioni di vita comune piene di difficoltà quotidiane.
12- Nicolò Carnesi – BELLISSIMA NOIA
Bellissima noia è un piccolo gioiello da custodire con cura ed estrema attenzione. Carnesi è l’esempio di un cantautorato italiano ancora vivo e vegeto, capace di rendere bellissima anche la noia.
13- Verano – VERANO
La fragilità della voce di Anna Viganò è la sintesi della bellezza di tutto il suo EP. Un nuovo inizio ed una nuova avventura fatte di coraggio ma anche di tanta fragilità.
14- Paolo Cattaneo – UNA PICCOLA TREGUA
Una Piccola Tregua è la riprova di come il cantautorato indipendente italiano sia tutt’altro che relegato dentro i confini (spesso solo ideali) della musica pop italiana, Cattaneo ci regala una ventata elettrowave dal sapore di altri tempi ma come non mai contemporanea.>
15- Bruno Belissimo – BRUNO BELISSIMO
Che dire, la musica è fatta anche di questo. Quanto ci manca Giorgio Moroder, per fortuna che è arrivato Bruno Belissimo.
QUI la playlist completa: